Un popolo oltre le bandiere
Copio e incollo questo bellissimo post:
– post di Luana Fichera, 9 agosto 2021, ore 21.46, nel gruppo Facebook “LIBERTÀ DI VACCINAZIONE” –
Senza Green Pass, avreste tutti mangiato al tavolo accanto a degli sconosciuti. E questo è successo fino alla settimana scorsa. Avreste abbracciato i vostri parenti e amici senza alcun problema. Avreste bevuto un caffè insieme al Bar o visto un film al cinema insieme ai bambini. Eppure il giorno dopo, nel vostro cervello, vi è stato detto che chi non è vaccinato è APPESTATO. Cioè, fino a ieri ero tuo fratello, amico, parente, collega, cliente etc… il giorno dopo NO! Io non discrimino nessuno. Ti sei vaccinato Bene! Non ti sei vaccinato, va bene lo stesso. Per me non ci sono differenze. Però prestate attenzione! Fino alla settimana scorsa eravamo tutti uguali. Ora cosa è cambiato?!? Per me niente. Siamo tutti UGUALI.
Se vuoi vedere un tesserino per salutarmi, allora posso IO fare a meno di te.
E fate attenzione. Quello che facciamo ora, lo lasceremo ai più giovani. Stiamo distruggendo tutto quello che con la vita, hanno ottenuto i nostri Nonni e Nonne. Tutti i nostri diritti.
Ma soprattutto ci stanno togliendo i nostri cari.
NON TOCCHINO I BAMBINI. E spero che almeno su questo siamo tutti d’accordo.
Pensate! Riflettete.
Vivete Liberi senza catene!
Ma rispettate sempre il prossimo senza discriminazione.
E ora commento queste riflessioni:
Si parla di persone che decidono di farsi la puntura, firmano il consenso RICHIESTO, spesso senza nemmeno leggerlo, sono approvate dal regime che mette nelle loro mani un prezioso foglio ecologico verde lasciapassare.
Orgogliose del riconoscimento ora guardano l’amico di ieri con gli occhi del regime, con sospetto, con giudizio e a distanza.
Si parla anche di persone che rifiutano la puntura, punite dal regime, no lasciapassare ecologico ma continuerebbero a frequentare l’amico inoculato, continuano a guardarlo con i propri occhi magari con apprensione, se ha bisogno di aiuto lo aiutano, non hanno problemi ad abbracciarlo.
Eppure ora per un lasciapassare ecologico uno sta dentro al ristorante e uno fuori tra un po’ di mesi sotto la pioggia.
Quello dentro gira la testa, è a disagio. Quello fuori lo guarda, lo chiama al di là del vetro.
Quello dentro dice di essere libero, che ha scelto liberamente, e ha scelto per il bene comune.
Quello fuori dice pure lui di sentirsi libero, che ha scelto per la Verità e per il bene comune.
E noi da fuori li osserviamo e cominciamo a capire tante sfumature della parola libertà e del bene comune e del foglietto verde e della pecora bianca e della pecora nera e di una pecora nuova che ha il mantello arcobaleno…